Avrai probabilmente sentito parlare di Stripe, una vera e propria rivoluzione nei sistemi di pagamento digitale che ha già conquistato i giganti della Silicon Valley. Ad oggi l’azienda, fondata nel 2010 dai fratelli irlandesi John e Patrick Collison, vale ben 20 miliardi di dollari ed è utilizzata in 26 paesi.
Andiamo all’aspetto pratico: come funziona Stripe, e perché se ne parla tanto? Che si tratti di siti che forniscano servizi in abbonamento, marketplace on-demand o negozi online, Stripe permette alle aziende di attivare un sistema di pagamenti online in maniera facile e affidabile.
Alcune forme di pagamento, come ad esempio i wallet digitali, sono indirizzati di più ai consumatori e si prestano invece poco alle transazioni di importi importanti tra le aziende. Con Stripe l’idea di base è molto chiara: semplificare ogni tipo di transazione per qualsiasi tipo di azienda.
Vantaggi di Stripe
Se Amazon, Uber, Microsoft, Deliveroo, Asos, Google ed Apple hanno adottato questo metodo di pagamento un motivo c’è. Anzi, anche più di uno:
- Semplicità di utilizzo: con Stripe l’esperienza dell’utente diventa incredibilmente semplice, ed è chiaro che più semplice e intuitivo è il processo di pagamento, maggiore è la possibilità di convertire vendite.
- Suite completa per la gestione dell’e-commerce: la capacità di Stripe di fornire monitoraggio e reportistica dettagliata per i pagamenti fa sì che le aziende possano sviluppare procedure standard per diverse operazioni, come rimborsi, assistenza e soprattutto evasione degli ordini.
- Integrazione di nuove modalità di pagamento: aggiungere nuovi metodi di pagamento può essere un’operazione difficile, se non addirittura rischiosa. L’API di Stripe però si pone un passo in avanti rispetto ai competitor poiché supporta senza problemi l’aggiunta di qualsiasi altra forma di pagamento.
- Non ultima, la componente economica: Stripe conviene e non richiede costi di attivazione!
Stripe in Italia
Sebbene sia stato creato nel 2010 e sia già presente in numerosi paesi, Stripe sbarca solo adesso nel mercato italiano, riscuotendo già molto successo.
Andiamo nel dettaglio: l’offerta di Stripe per il mercato italiano è chiara e si sviluppa su diversi ambiti:
- Checkout: gestione delle transizioni affidabile ed innovativa.
- Connect: il protocollo Stripe consente pagamenti globali.
- Radar: la sicurezza è al primo posto con il sistema anti-frode chiamato Radar, creato studiando le modalità di milioni di pagamenti nel mondo.
Un’altra informazione importante: se, com’è ovvio, è necessario da parte delle aziende la registrazione su Stripe, i clienti non sono tenuti a farlo, e possono acquistare comodamente anche senza avere un account.
Stripe e PayPal
Stripe e PayPal: si tratta di piattaforme sicure che godono della fiducia di aziende e consumatori, tuttavia ci sono delle differenze.
Prezzo:
Stripe applica una piano tariffario fisso di 2.9% + 0,30 $ per ogni transizione eseguita correttamente per le aziende il cui fatturato annuo non superi il milione di dollari.
PayPal ha la stessa tariffa base, ma vengono spesso aggiunti costi e commissioni per servizi aggiuntivi. C’è insomma meno chiarezza.
Sicurezza:
L’abbiamo premesso, entrambe le piattaforme di pagamento sono estremamente sicure, tuttavia una lo è più dell’altra.
Se PayPal è per molti versi impeccabile, lascia però un gap vuoto in caso di forzature e violazioni dei server. Con Stripe anche in questi sfortunati casi nessuno potrebbe accedere ai dati e appropriarsi delle carte dei tuoi clienti.
Portabilità dati:
Cosa accadrebbe se un tuo cliente che abbia comprato un servizio in abbonamento volesse passare a un nuovo servizio di pagamento? Con PayPal saresti limitato: questo protocollo non è previsto e e sarebbe praticamente impossibile trasferire i dati delle carte di credito.
Con Stripe invece la portabilità dei dati non è affatto un problema. Il sistema prevede questa possibilità e non applica nessun vincolo consentendo ai clienti una maggiore libertà con la stessa sicurezza!
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