Nuovo potere ai colossi della comunicazione e del commercio online
Non solo e-commerce e piattaforme social: pare che Google, Amazon, Facebook ed Apple si stiano concretamente affacciando alla finanza. Non è affatto improbabile che questi colossi, tramite le nuove normative sui pagamenti digitali, diventino veri e propri istituti di credito.
Le banche giustamente sono sulla difensiva: la rivoluzione potrebbe essere dietro la porta e gli ingenti capitali dei colossi della tecnologia hanno incredibili potenzialità.
In particolar modo, la leva su cui queste piattaforme stanno spingendo è la Payment Services Directive 2 (PSD2), la normativa entrata in vigore a gennaio 2018 che permette i pagamenti senza bancomat o carte di credito e facilita d’altra parte i Payment Initiation Service Providers.
In poche parole: i clienti possono scegliere di dare a queste piattaforme l’accesso ai propri conti, velocizzando di molto i processi d’acquisto.
Anche in Europa quindi, dopo gli Stati Uniti e l’Asia, aziende come Amazon o Facebook possono richiedere licenze per i trasferimenti monetari e i pagamenti online.
Nuove banche nel mondo
Dove nasce questa spinta? La Cina è stata la prima nazione ad introdurre una nuova gestione dei pagamenti tramite Alipay.
Il fenomeno dunque ha trovato terreno fertile dall’altra parte del mondo, e dato il successo, non c’è ragione di pensare che questo cambiamento non venga riproposto anche in Italia, dove nuovi sistemi di pagamento sembrano attirare sempre di più aziende e consumatori.
Secondo uno studio effettuato nel 2018 ben il 40% dei millennials Europei accetterebbe di acquistare servizi bancari da aziende come Amazon, Facebook o Google.
Il dato più stupefacente riguarda comunque l’Italia, dove i consumatori sono tendenzialmente prudenti con i propri risparmi e i sistemi di pagamento alternativi. Sorprendentemente, l’Italia supera altri paesi industrializzati con una quota particolarmente estesa di persone che comprerebbe servizi finanziari dai colossi della comunicazione e del commercio in rete!
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